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Amalrik, Aleksej Alekseeviè.

Scrittore sovietico. Espulso nel 1963 dalla facoltà di Storia dell'università di Mosca per avere preparato una dissertazione eterodossa intorno all'influsso dei Normanni sulla Russia di Kiev, si dedicò in seguito all'attività letteraria e saggistica, svolgendo nel contempo svariati mestieri. Tale attività, comprendente alcune commedie fantastiche, reportage giornalistici, come il Viaggio volontario in Siberia, saggi utopistici, come Sopravviverà l'Unione Sovietica sino al 1984?, diffuso nel 1970 in copie ciclostilate, gli costò l'esilio, sotto l'imputazione di parassitismo, in un'azienda agricola in Siberia e la condanna a tre anni di lavoro correzionale duro. Espulso dall'Unione Sovietica, riparò poi in Occidente (Mosca 1938 - Guadalajara 1980).