Scrittore sovietico. Espulso nel 1963 dalla facoltà
di Storia dell'università di Mosca per avere preparato una dissertazione
eterodossa intorno all'influsso dei Normanni sulla Russia di Kiev, si
dedicò in seguito all'attività letteraria e saggistica, svolgendo
nel contempo svariati mestieri. Tale attività, comprendente alcune
commedie fantastiche,
reportage giornalistici, come il
Viaggio
volontario in Siberia, saggi utopistici, come
Sopravviverà
l'Unione Sovietica sino al 1984?, diffuso nel 1970 in copie ciclostilate,
gli costò l'esilio, sotto l'imputazione di parassitismo, in un'azienda
agricola in Siberia e la condanna a tre anni di lavoro correzionale duro.
Espulso dall'Unione Sovietica, riparò poi in Occidente (Mosca 1938 -
Guadalajara 1980).